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Una super bara d’oro made in Castelfranco per il capo nigeriano

Franchetto scelto per realizzare la cassa spedita in Africa Cinquemila persone al funerale che durerà una settimana

di Alessia De Marchi
1 minuto di lettura

CASTELFRANCO. La singolare richiesta è arrivata lo scorso gennaio: una bara speciale ricoperta d’oro con tanto di teca in vetro per sir Andy O. Umeoji, notabile nigeriano morto a dicembre all’età di 77 anni. «Subito», confessa Giovanni Franchetto, titolare con Diego Trentin delle Onoranze Funebri che portano il suo nome, «pensavamo a uno scherzo». Difficile credere che quel signore di colore, che risponde al nome di Inca e vigila sull’importazione in Nigeria di tutti i prodotti made in Italy, avesse scelto proprio un’azienda castellana per un funerale così importante. «Ho contattato diverse onoranze funebri», riferisce lo stesso Inca, «Volevo una bara speciale per il sindaco Umeoji, apprezzato docente universitario. Ho valutato le proposte». Poi la scelta è caduta su Franchetto, che l’hanno prossimo festeggerà i 50 anni di attività nel campo delle onoranze funebri. Era solo l’inizio dell’avventura africana. Ne sono seguiti quattro mesi di intenso lavoro: Inca a dettare le precise volontà della famiglia del capo nigeriano, Giovanni, Diego e Silvano (titolari e collaboratore dell’impresa di via Circonvallazione) a prodigarsi per renderle concrete. Tra le bare classiche in legno e qualche proposta più curiosa come una cassa rosso Ferrari disposte nel magazzino-esposizione dell’azienda, è arrivata anche quella speciale ricoperta in foglia d’oro. Costo? Top secret.Secondo l’usanza nigeriana, la salma del capo nigeriano, padre di sette figli, è stata imbalsamata, pronta a essere esposta per una settimana per l’ultimo saluto prima dei funerali. «Abbiamo realizzato una teca in vetro da inserire all’interno della bara scomposta», descrive il progetto Giovanni Franchetto che si sofferma sui particolari dell’opera. Non si è trascurato nulla per l’ultima dimora terrena di Umeoji: grande attenzione persino al rivestimento interno della cassa. «Prezioso tessuto damascato borromeo», dettaglia l’impresario. Ultimata dopo quattro mesi di certosine rifiniture, la bara è stata imbarcata lo scorso 14 aprile all’aeroporto di Venezia. Destinazione Aguata, Anamba State, Nigeria. E dal 23 aprile è iniziata la lunga cerimonia d’addio per il capo nigeriano. Fino al primo maggio la sua salma sarà esposta nella sua abitazione, dove passeranno i cinquemila conoscenti attesi da tutto il mondo per il funerale cattolico che chiuderà la lunga veglia funebre. 535 hanno già riempito gli alberghi della città nigeriana di Aguata: sono giunti in anticipo per non mancare all’ultimo appuntamento con sir Andy O. Umeoji. Il funerale sarà ripreso da tre televisioni. «Per noi un gran lavoro, ma anche una altrettanto grande soddisfazione: una nostra bara onorerà un capo nigeriano». Franchetto ha già il mal d’Africa?

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